Un alloggio degli anni ’30, di cui si sono restaurati i preziosi pavimenti in seminato alla veneziana, è stato re-interpretato per una giovane coppia di medici. Una spina dorsale in legno di rovere, lunga circa 14 m, apre e chiude inaspettatamente un ambiente sull’altro annullando la gerarchia degli spazi. La mancanza di porte è colmata da un numero di sportelli attraverso i quali, di volta in volta, si accede a un armadio, un bagno, una camera e che mettono in comunicazione, in un gioco di dentro e fuori, gli spazi della cucina e del soggiorno.