Riqualificazione urbana area Castello di Crecchio
Lo scopo dell’intervento di riqualificazione è stato quello di elevare il grado di attrattività turistica territoriale mediante la realizzazione, conservazione e valorizzazione dei beni storici e architettonici esistenti sul territorio, attrattori di domanda turistica e ad alto valore aggiunto, nonché mediante azioni e interventi di valorizzazione della montagna e delle risorse naturali in genere. In seguito al conflitto bellico, nel 1943 la chiesa di San Rocco venne rasa al suolo. Negli anni ’70 con l’ aggiunta di un belvedere in mattoni rossi quest’area subì un vero e proprio stravolgimento cambiando totalmente la percezione del centro storico. Da fonti storiche sappiamo che in antico, l’accesso al centro storico di Crecchio era caratterizzato dalla presenza della porta da capo, sotto le mura del castello, vi era il campo della fiera e la chiesetta di san Rocco. L’intento del progetto è stato, oltre a quello di valorizzare l’area d’ingresso al paese, quello di focalizzare l’attenzione del visitatore verso il Castello da qualsiasi punto di vista. I vecchi collegamenti tra l’area del piazzale scolastico e la piazza belvedere del Castello sono stati riprogettati creando nuovi percorsi per valorizzare ed inquadrare visivamente i punti di attrazione culturale e paesaggistica che caratterizzano l’aggregato storico di Crecchio. Il piano sotto le mura del castello è sto abbassato fino a riportare alla luce l’acciottolato ottocentesco, in corrispondenza della porta da capo è stato raggiunto la strada settecentesca posta ad m. 1,30 dall’attuale piano. La trincea che si è venuta a formare rimette in evidenza la maestosità delle mura basse del castello, l’effetto è esaltato dal sistema di illuminazione utilizzato.Particolare attenzione è stata fatta nella progettazione degli elementi di arredo e dei corpi illuminanti. I dissuasori “CUBITRIA” che delimitano la parte carrabile dal resto della piazza belvedere sono stati realizzati in corten e progettati come degli elementi modulari removibili che possono essere assemblati tra di loro e possono essere utilizzati come sedute. Questi dissuasori sono fissati a terra con delle viti e sulla faccia superiore presentano dei fori che permettono di comporli uno sopra l’altro diventando una composizione scultorea che può essere cambiata di forma semplicemente fissando in maniera differente i cubi uno sopra l’altro. Ogni cubo è composto da una lasta piegata in tre parti uguali formando una C. A questa C è stata saldata una seconda lastra che funge da base del cubo con un foro di forma quadrata centrale . All’interno del cubo sono stati inseriti degli elementi di rinforzo triangolari, che fungono anche da diffusore asimmetrico. Il foro quadrato sulla faccia inferiore serve per avere la possibilità di posizionare il cubo su un comune faretto da terra calpestabile, e la luce che viene proiettata nel cubo, rimbalzando in maniera asimmetrica sulle faccie interne del cubo e dei due triangoli, crea dei giochi di luce interessanti sulle pavimentazioni circostanti. Sistema Illuminazione “Trilogy”. L’ illuminazione dell’area è stata ottenuta utilizzando dei fari a led posizionati sulla sommità di una struttura in corten, formata da 3 aste a base triangolare rastremate e intrecciate fra loro. L’effetto è quello delle torce medievali. I tre pali, sono disposti in maniera tale da creare una sagoma che richiama la sagoma di antichi tripodi. Il materiale utilizzato per i cubi ed il sistema di illuminazione è l’acciaio corten, un materiale che ha il pregio di ridurre drasticamente i costi di manutenzione e, con il suo aspetto ruggine naturale, è fortemente evocativo del passato. Il fascio di luce generato dalle lampade a led a 3000 gradi Kelvin, riflessa sulle superfici sfaccettate del corten, crea delle zone di chiaroscuro, diventa un tono più caldo arricchendosi di una nota di colore più vicina al giallo zafferano. Gli elementi acquistano un carattere scultoreo, la cromia, abbinata alla loro forma, dissimulano la loro funzione.