L’ampliamento di una lamia tipica con le volte a crociera.
Forme e materiali tradizionali reinterpretati con attitudine contemporanea.
Un soutache di corda per pavimento, due scale in muratura come armadi, tre bidoni come vasi e la piscina a forma di Gibson Firebird, chitarra elettrica vintage. Dal dehors esterno si apre un giardino sospeso tra luce mediterranea e vastità argentine, disegnato insieme a una nota paesaggista porteña.
Categoria Progetto: Architettura d'interni
Casa YM
L’attico, oggetto del progetto, si trova al di sopra di un condominio anni 60 all’interno di un complesso immobiliare di grande dimensione. Sin dai primi sopralluoghi, è apparso chiaro come la genesi formativa di questo spazio ne avesse poi determinato il carattere. La superficie dell’appartamento è ridotta rispetto alla giacitura del condominio; questa condizione genera una serie di balconi e terrazzi di grandi dimensione ; posti perimetralmente agli spazi abitati. In questo modo, ogni stanza ha un accesso diretto all’esterno ed è caratterizzata dalla presenza di una portafinestra. La struttura dell’attico è definita da una copertura piana e da una serie di tamponamenti vetrati che occupano la maggior parte della superficie verticale delle pareti. L’involucro e la sua composizione sono però, per vari motivi, intoccabili. Il perimetro è definito attraverso una serie di portefinestre e finestre ad anta singola; questa condizione determina una grande quantità di luce ed una vista privilegiata sulle colline dell’entroterra e i profili che si accompagnano al mare. La nuova distribuzione interna privilegia il rapporto diretto fra la grande terrazza e la zona giorno. I due spazi si lambiscono, definiscono una soglia. E’ proprio lungo questa parete che si concentra l’attenzione del progetto. Preso atto che l’intera parete è di fatto difficilmente utilizzabile e che la presenza delle finestre d’angolo definisce una porzione di spazio “complesso”; si è voluto creare un dispositivo d’arredo che rendesse labili i confini fra soggiorno e terrazzo. Il fatto che, allo stato di fatto, la soglia delle portefinestre e il terrazzo fossero rialzati rispetto al pavimento del soggiorno; ha suggerito di allungare all’interno le soglie in marmo. Da queste, si è generata una sottile “onda” marmorea che misura nelle sue sinuosità lo spazio interno. Al tempo stesso diventa seduta, piano d’appoggio e supporto, lungo l’intera parete. La cucina in vetro che sembra levigato dall’acqua, con la sua pavimentazione in lastre di pietra lavica smaltata, è rigorosa nelle forme e ricercata nei materiali. Visibile attraverso le due vetrate scorrevoli è una presenza discreta che rimette in gioco la spazialità del soggiorno. Le vetrate scorrevoli a tutt’altezza, nella loro combinazione aperte/chiuse, allungano e ridefiniscono, di volta in volta, lo spazio della zona giorno. La superficie in vetro bianco del tavolo da pranzo è “l’ombra” riportata della vetrata fissa centrale di separazione della cucina. Lo stesso materiale (vetro bianco laccato) assume nelle diverse posizioni geometriche (orizzontale/verticale) diverse sembianze. La pavimentazione in parquet di rovere, le sedie, i mobili su misura, la tinteggiatura di alcune pareti verticali e le lampade a sospensione declinano in maniera diversa con toni differenti i colori della sabbia. Le lampade a sospensione del soggiorno ricordano lanterne di marittima memoria e sono rese ancor più evidenti dalla discreta presenza di altri sistemi di illuminazione (cucina e incassi) e dei caloriferi. Questi diventano mensola, specchio e schienale. L’angolo del divano si articola su tre elementi: il colore verde che ricorda paesaggi sommersi, le pareti ortogonali differenziate nel colore (bianco/grigio) e il mobile a soffitto che cambia la misura verticale delle pareti. In questo modo, la percezione dell’angolo viene annullata. L’interno si articola attraverso una serie di scelte materiche e compositive che di volta in volta caratterizzano ogni singola stanza. La lama di luce a soffitto accompagna nella stanza matrimoniale, le porte decentrate lasciano intravedere gli ambienti e cambiano la percezione degli stessi, i bagni utilizzano i colori e il dispositivo decorativo delle piastrelle (down-up) come elemento caratterizzante. Una ristrutturazione alla ricerca, attraverso i colori, i materiali, l’uso di trasparenze e la definizione della sequenza di spazi, di un’atmosfera elegantemente marina.
Residenza Privata P.V
La capacità dello studio Zeno Pucci+Architects di intervenire sul costruito con scelte funzionali e decise, mai banali, capaci di coniugare flessibilità, tecnologia e design, rende possibile lo sviluppo di una progettazione d’interni accurata ed accattivante. Ogni elemento viene trattato nella sua identità e contribuisce alla creazione di ambienti sorprendenti. Ogni intervento, “vissuto” come una vera e propria sfida, viene studiato nei minimi dettagli, mettendo alla base della progettazione il contesto e la migliore interpretazione delle esigenze della committenza. Il risultato è un’opera “personale” e “personalizzata”, unica nel suo genere. Nel caso di questa dimora, Zeno Pucci si è preoccupato di ottimizzare l’esistente attraverso alcune leggere ma significative modifiche nella distribuzione funzionale, trovando le più adatte soluzioni moderne, anche nell’impiantistica generale. L’abitazione assume così un carattere di “unicità”, signorile, percepibile sin dal primo sguardo. La zona giorno, ampia e luminosa, vanta soluzioni ad effetto, comode e funzionali, capaci di ottimizzare la fruibilità degli spazi e contemporaneamente caratterizzare fortemente l’ambiente. Un esempio raffinato è l’utilizzo di boiserie in legno realizzati a disegno, pensati non solo in una forma accattivante, ma anche e soprattutto nella loro funzione di arredo.
La zona notte mantiene l’importante caratteristica della personalizzazione, ottenuta tramite la scelta accurata degli elementi, ponendo particolare attenzione agli accostamenti di colore, al fine di creare spazi comodi e moderni, capaci di rilassare. I servizi assumono un carattere forte e deciso grazie al sapiente accostamento dei dettagli, scelti in funzione di una studiata contrapposizione di colori.
Appartamento in Collina
L’appartamento si trova sulle colline circostanti Catania, inserito in un complesso residenziale costruito negli anni settanta. l’idea principale è stata quella di eliminare quante più tramezzature possibili, tipiche nelle tipologie residenziali dell’epoca, per avere una zona giorno di ampio respiro, che si sviluppi come un “open space” dove gli ambienti non vengono più divisi da tramezzature ma filtrati da elementi cardine come il camino o le vetrate scorrevoli. Gli spazi principali della zona giorno, come living, pranzo e cucina vengono evidenziati da cambi di quota del controsoffito, che assume la duplice funzione di alloggiare gli impianti tecnologici e di articolare gli spazi in modo da far vivere “un’esperienza” al fruitore che si sposta da un ambiente all’altro. Il pavimento dell’intero appartamento è stato rivestito in resina, per avere una superficie continua e neutra, ed è stata scelta una nuance calda che dona “carattere” allo spazio. Nel living la resina e il noce americano sono gli elementi che si contrappongono: densa e armonica la prima, morbido e di personalità il secondo, danno equilibrio ad un spazio che con i suoi divani, tappeti e librerie rendono l’ambiente carico di atmosfera. Ulteriori elementi caratterizzanti la zona giorno sono il camino trifacciale, che accoglie il fruitore all’ingresso dell’abitazione e “riscalda” contemporaneamente il living ed il pranzo. La grande libreria che ospita il televisore, come gran parte degli arredi, è stata realizzata su misura, in modo da essere quanto più integrati allo spazio architettonico. Sul tavolo da pranzo il grande lampadario “Link” di Vibia, dalla volumetria accattivante, cattura l’attenzione pur rimanendo un elemento neutro. In tutto l’appartamento i corpi illuminanti tecnici e le luci d’ambiente vengono dosati con attenzione nello spazio, donando un senso di ricercatezza all’insieme. Attraverso il disimpegno si ha accesso alla zona notte: qui trovano spazio il bagno principale, che funge anche da bagno per gli ospiti, pensato come una piccola zona wellness, caratterizzato dalla vasca “Grande Quadra” di Kos con soffione e cromoterapia.
In collaborazione con l’ingegnere Marco Orofino.
66 mq
RESIDENZA BM
Una vecchia barchessa del 19º secolo, viene riportata alla luce in questo intervento di restauro. Le finiture murarie delle facciate, sia esterne che interne, fanno ripercorrere nella diversità dei materiali volutamente a vista, le fasi morfologiche della costruzione e del suo evolversi nel tempo.
RESIDENZA MP
Tutta la natura intorno.
Un vecchio fienile colonico viene rivisitato con un intervento di ristrutturazione e ampliamento non invasivo in continuità tipologica con l’ambiente che lo circonda.
RESIDENZA VR INT
Casa A5
Un alloggio degli anni ’30, di cui si sono restaurati i preziosi pavimenti in seminato alla veneziana, è stato re-interpretato per una giovane coppia di medici. Una spina dorsale in legno di rovere, lunga circa 14 m, apre e chiude inaspettatamente un ambiente sull’altro annullando la gerarchia degli spazi. La mancanza di porte è colmata da un numero di sportelli attraverso i quali, di volta in volta, si accede a un armadio, un bagno, una camera e che mettono in comunicazione, in un gioco di dentro e fuori, gli spazi della cucina e del soggiorno.
Palazzo Storico
Ristrutturazione e interior design di un palazzo in centro storico