Categoria Progetto: Architettura d'interni
stalla
Studio di Architettura
Milano – 2009
per Il Prisma – Milano
L’obiettivo del progetto era di creare un ambiente che fosse da un lato stimolante per gli impiegati, dall’altro lato capace di sorprendere e meravigliare i visitatori ed i clienti esterni, dimostrando loro “dal vivo” l’abilità dello Studio nel creare ambienti e spazi decisamente fuori dall’ordinario. Il progetto si sviluppa su due piani; al piano primo sono stati concentrati gli ambienti di lavoro, organizzati in open space e supportati da alcuni luoghi specifici, di notevole impatto visivo, deputati all’incontro, allo svago e al relax e attorno ai quali si articola l’intero “scenario” architettonico.Al secondo piano sono invece collocate le sale riunioni e l’area break per il personale, in un’atmosfera decisamente più formale ma resa comunque vivace dalla presenza vistosamente scenografica della pensilina a sbalzo posta all’arrivo della scale, sulla cui parete frontale trova posto anche un grande giardino verticale, che accentua l’effetto di sorpresa in chi proviene dal piano inferiore.
Photo by Patrick Acheson
Un appartamento sui tetti
Milano – 2015
In questo appartamento posto al piano sottotetto di un edificio di recente costruzione, penalizzato dalle altezze ridotte ma molto luminoso grazie alla presenza di due ampi terrazzi, si è cercato innazitutto di ottimizzare al massimo la funzionalità degli spazi, attraverso una più calibrata distribuzione planimetrica e allo sfruttamento della luce naturale presente.
La zona giorno, costituita da un ampio soggiorno con cucina a vista, è stata nettamente separata rispetto alla zona notte, per avere maggior funzionalità e una miglior chiarezza nei percosi.
La particolare qualità della luce naturale è stata enfatizzata anche attraverso la scelta dei materiali, delle finiture e delle cromie: il pavimento in rovere naturale, luminoso e neutro, si abbina infatti ad uno schema cromatico calibrato sui toni del tortora e su una limitata palette di grigi, che individuano le diverse aree funzionali, attribuendo ad essi uno specifico carattere.
Photo by Arianna Palano
Uffici Stallergenes
Milano – 2010
per Il Prisma – Milano
Questo progetto per la nuova sede di una multinazionale specializzata nella produzione di vaccini contro le allergie gioca volutamente col colore nel tentativo di rendere l’immagine aziendale più accattivante ed attuale, in provocatorio contrasto con il carattere prettamente scientifico dell’attività svolta. Ironicamente il tema decorativo dominante sulle pareti è un giganteso soffione (potente vettore allergico).
Photo by Davide Squeo
CASA CN13
La casa di campagna è in forma di blocco cubico di 10 x 10 x 10. Essa si dispone lungo la strada pedecollinare che unisce gli abitati sparsi lungo le pendici del Monte Canto. Verso Sud la casa ha un bel porticato ad archi su tre ordini che misura tutta la facciata e che è stato mantenuto. Il progetto si è occupato di riconfigurare lo spazio interno e i collegamenti, trasformando il fienile dietro la casa in blocco scala aperto su tutti i livelli.
CN10 STUDIO
La nuova sede dello studio cn10 occupa tre piani di una vecchia casa di fine Ottocento che sorge in un piccolo borgo lungo la strada pedecollinare che costeggia il fronte Sud del Monte Canto.
L’edificio si articola su cinque livelli due dei quali non visibili dalla strada perché incassati nel pendio della collina. I locali dello studio si dispongono a piano terra con ingresso diretto dalla strada e nei due piani sottostanti affacciati sul cortile interno. Il progetto di sistemazione rispetta l’impianto tipologico e i caratteri spaziali e materiali degli ambienti, limitandosi ad una loro valorizzazione e rimessa in funzione.
SPAZIO GREPPI
Il progetto dello “Spazio Greppi” si inserisce in una visione generale di recupero e valorizzazione dei luoghi centrali della Città di Dalmine. I locali interessati dal progetto occupano parte del piano terra dell’ex palazzo Camozzi, stabile acquistato dalla Società Dalmine nel 1933, parzialmente abbattuto, ristrutturato e trasformato in cooperativa, mensa e abitazioni tra il 1934 e 1935. Si tratta di uno degli edifici interessati dal ridisegno urbano e architettonico operato da Giovanni Greppi nel corso degli anni Trenta che porta alla realizzazione di una serie di importanti edifici pubblici tra cui la Casa comunale, la Casa del Fascio, il Dopolavoro aziendale, la mensa e la cooperativa di consumo.
TORRE DEL BORGO
Il progetto di restauro della Torre del Borgo ha affrontato diversi aspetti che hanno condizionato la conservazione, l’uso e la valorizzazione dell’edificio: l’instabilità strutturale delle pareti e pavimenti, la mancanza di un adeguato sistema di collegamento tra i piani, la totale assenza di reti di impianto, il degrado e la precarietà di rivestimenti in pietra interni ed esterni, la mancanza di finestre e di adeguate finiture interne, sui pavimenti e pareti. L’intero lavoro ha sviluppato quindi un duplice proposito: individuare delle soluzioni ai problemi di degrado, offrendo una rivisitazione architettonica e funzionale dell’edificio
Casa A4
In un villino degli anni ’20 di Monteverde vecchio, nota zona residenziale di Roma, è stata modificata un’abitazione di una giovane insegnate.Nel tentativo di superare la rigida distribuzione interna costituita da piccoli ambienti, talvolta angusti, si è deciso di intervenire anche sulla struttura portante, annullando due muri e liberare così quattro piccole stanze tra cui la cucina che ha trovato una nuova collocazione quasi al centro dell’ampio ambiente di soggiorno. L’accesso dalla strada attraverso una scala a profferlo, la proporzione delle bucature, le originali porte rimontate su un più ampio pannello in legno color verde bandiera e il pavimento in graniglia 20×20 contribuiscono a conservare i caratteri originari del villino.