Residenza Privata F.M

Lo studio Zeno Pucci+Architects, si è trovato a progettare uno spazio artigianale ormai privo delle funzioni originali, situato in centro città, ed offre un’occasione di trasformazione urbana imperdibile. Il progetto elaborato è stato capace di fondere due unità distinte, con destinazioni e caratteristiche diverse, in un’unica e sorprendete residenza. Il volume è stato completamente reinventato, mettendo in risalto i caratteri di pregio dell’esistente modellandoli secondo le nuove esigenze abitative e abbracciando tutti gli aspetti in gioco. Il processo realizzato ha comportato lo studio a tavolino di ogni elemento, coniugando espressività e funzionalità allo scopo di rendere massima la qualità abitativa. Il risultato è questa splendida residenza situata nel centro di Empoli. Al piano terra, circondato da un resede adibito a giardino, oltre ad un’ampia zona giorno, si trovano uno studio ed alcuni locali di servizio; al piano superiore la zona notte, dotata di tre camere e due bagni. A collegare il tutto una scala realizzata artigianalmente con un’attenzione per i dettagli davvero invidiabile, capace di accostare diversi materiali, quali legno di teak, certo e acciaio, con sofisticata sensibilità. L’utilizzo di superfici e materiali differenti costituisce infatti un elemento cardine dell’intervento, dove ogni pezzo manifesta la propria personalità e dove l’insieme genera un’armonia immediatamente percepibile che rende l’abitare un’esperienza unica. L’attenzione progettuale per la dimensione impiantistica, evidente nel controllo di illuminazione e regolazione microclimatica degli ambienti, chiude il quadro su un intervento che costituisce un vero esempio di recupero urbano ai fini abitativi.

Residenza Privata P.B

Un inedito percorso progettuale contraddistinto da forme eleganti, colori luminosi e oggettistica contemporanea, sono le linee guida del progetto dello studio Zeno Pucci+Architects. Lo spazio è stato completamente riconfigurato per ricavare una camera da letto, un bagno, una cabina armadio e una zona living caratterizzata da una cucina a scomparsa all’interno di una boiserie di legno che nasconde anche la porta d’ingresso. Tutti i dettagli architettonici mantengono un aspetto retrò, come le boiserie che corrono lungo le pareti del living e le porte bianche a riquadri simmetrici. Le linee pulite sono bilanciate dal pavimento in materiale marmoreo che ricorda la pavimentazione del Battistero di Firenze. Così in cucina al disegno decor del rivestimento è abbinato un arredo su misura, studiato per recuperare ogni centimetro, in legno laccato grigio, piano di lavoro in granito nero e acciaio a vista, dalle linee pulite e contemporanee. Nella zona notte, e stata creata una camera matrimoniale e una cabina armadio, oltre che ad un bagno completo di tutti i servizi. In questo contesto l’intento era quello di creare un look originale che è stato raggiunto con un mix eclettico di luci, arredi e complementi, ma anche con punte di colore che si ritrovano ovunque e impreziosiscono lo spazio.

palazzo carrozzini

Nella città antica, palazzo Carrozzini è una delle ultime architetture di Manieri Elia, maggiore esponente del barocco leccese fine 700. L’incuria e l’abbandono hanno portato al deterioramento dell’ala aggiunta in stile, nei primi del 900, prospiciente la chiesa di S. Chiara. Un restauro lapideo delle facciate con tecniche e mezzi tradizionali e la sostituzione dei solai in putrelle di ferro, parzialmente crollati, hanno suggerito il tema della casa nella casa, individuando uno spazio nuovo rispetto alla distribuzione originaria, ma in armonia con l’intera fabbrica. Pietra locale, rame e lastricati in graniglia uniti a travi ipe, acciaio e vetro, indicano la volontà di denunciare il limite tra la fabbrica e il nuovo, in un sottile equilibrio tra tradizione e innovazione. Un gioco di piani intermedi sospesi e squarciati da tagli di luce, pavimenti trasparenti in vetro, favoriscono la lettura del contenitore storico e del nuovo contenuto, in un unico spazio fortemente caratterizzato e caratterizzante, che rispecchia le esigenze funzionali della committenza. Al piano terreno sono stati recuperati i locali voltati e portate alla luce le vecchie cantine, con i suggestivi paramenti murari di epoca tardo romano, e ospitano, oggi, una libreria e una sala espositiva. I sotterranei si sviluppano alternando un ampio ambiente a spazi minori. Il grande spazio è alleggerito dal “peso” del palazzo sovrastante grazie all’inserimento di un pavimento in vetro: un inaspettato lucernario sotterraneo, che crea un effetto di profondità e luminosità. Con lo stesso principio, al piano nobile è stato inserito un piano intermedio, un doppio volume, completamente trasparente, che si affaccia su se stesso e sulla piazza antistante attraverso le due grandi finestre angolari. Una parete rossa inquadra in un unico specchio l’emozione del barocco della chiesa di S. Chiara, colonne e fastigi che si rispecchiano sui vetri e sul pavimento in acciaio del soppalco in una continua atmosfera di luci e di ombre.
Committente Gruppo Foresta
Direzione lavori Francesco Foresta
Collaborazione Massimo Dell’Anna architetto, Lorena Sambati architetto
Ubicazione Lecce
Fotografia Alberto Muciaccia

HOTEL DHR

Hotel sito in Via Torino, Roma – La progettazione parte dalla completa trasformazione del piano primo di Palazzo Nathan, partimonio architettonico della città di Roma. In precedenza clinica privata, l’intero immobile è stato adeguato alla nuova destinazione d’uso di albergo. Lo schema progettuale adottato per ogni camera prevede l’individuazione di una fascia centrale che avvolge tutto l’ambiente tramite i ricorsi della struttura del letto e fasce di separazione lungo il pavimento. Stesso discorso cromatico è stato fatto per la Hall e il disimpegno in modo tale da inquadrare percorsi e fughe prospettiche. L’esaltazione della storia parte dalla scelta di riportare la muratura originaria a facciavista e dal posizionamento di bassorilievi prospettici.
Photo Credits: STEFANO PINCI
Progetto pubblicato su Homify Fausto Di Rocco
Progetto pubblicato su Architettura italiana