LUMINOSO APPARTAMENTO IN BRIANZA

Bartoli Design progetta un nuovo appartamento nel cuore della Brianza
210 metri quadrati di luce e relax
Progetto: Bartoli Design
Fotografie: Diana Lapin

Un intervento di ristrutturazione radicale, quello progettato da Bartoli Design, per una coppia con figli adolescenti trasferitasi in Brianza in un appartamento di 210 metri quadrati, all’ultimo piano di un edificio anni ’80. Le richieste dei committenti erano di mantenere lo stesso comfort della loro precedente più ampia abitazione in questa dalla metratura inferiore, ma in zona più centrale, trovando inoltre nuova collocazione per i pezzi di arredo storici della famiglia.
Appassionati di design e amanti della vita sportiva e rilassata, la coppia cercava una soluzione abitativa luminosa, per contribuire al benessere della famiglia. Questa non era l’impressione che dava l’appartamento quando gli architetti lo hanno visitato per la prima volta: una pianta labirintica con numerosi piccoli locali e, al centro, una scala chiusa che conduceva ad un soppalco buio. Si trattava però di uno spazio con tutte le potenzialità di un ultimo piano immerso nel verde, con finestre affacciate su quattro lati e tetto a falde inclinate dalle diverse angolature.
Il progetto di Bartoli Design ha disegnato una nuova pianta e configurazione dell’appartamento in zone aperte una sull’altra: sono state demolite le pareti interne e quelle del vecchio soppalco, la cucina è stata spostata all’estremità opposta, i corridoi sono stati sostituiti da pochi pannelli di chiusura scorrevoli o pivottanti che spariscono a filo parete. Durante il giorno quindi dall’ingresso alla camera da letto principale lo sguardo corre ininterrotto, dalle porte aperte la luce filtra negli spazi.
Un’altra parte complessa del lavoro di ristrutturazione ha riguardato la distribuzione di tutti gli impianti negli scarsi spessori disponibili a soletta e nelle pareti.
A cavallo tra zona giorno e zona notte, è stato costruito il nuovo soppalco, una leggera struttura in metallo come la scala di accesso, un’ovattata area relax per i figli che si apre in continuità visiva sul soggiorno. Arredato con le iconiche sedute Michetta in velluto, di Gaetano Pesce, occasionalmente diventa camera per gli ospiti grazie a teli oscuranti scorrevoli. In quest’area è presente anche un piccolo bagno (completo comunque di vasca, doccia, sanitari e lavabo a colonna) realizzato con materiali e finiture che ricordano un bosco innevato, per “risuonare di natura” come desiderato dal committente.
Dall’alto del soppalco si legge la sagoma a losanghe del tappeto in lana del soggiorno, disegnato da Bartoli Design e realizzato da Kasthall specificamente per i clienti, al centro del quale è posizionato un divano multifacciale, utilizzabile in varie direzioni. Sotto alla scala in lamiera bianca che dal soppalco porta al soggiorno, i pattern grafici dei tavolini Colour Wood in legno tinto di Karimoku dialogano con le geometrie del pavimento in parquet.
Il living si apre sullo studio e sulla zona pranzo; lo spazio è articolato e suddiviso grazie a contenitori bianchi a parallelepipedo che corrono anche a lato della scala. Pezzi di design anni ’50, come la scrivania Cavalletto e la poltroncina Luisa di Franco Albini, e antichi, come il tavolo proveniente dall’Inghilterra, convivono con prodotti di design contemporaneo: sedie By per Bonaldo, rivestite in pelle, credenza in rame brunito spazzolato Stars per Lauramenroni, entrambi di Bartoli Design, lampadario a sospensione in sfere di vetro pressato, prodotto da Bocci, che lascia intravvedere a parete due opere ad acrilico e carboncino di Eleonora Pozzi.
Da qui, una porta scorrevole dà accesso alla cucina, realizzata su disegno in Kerlite bianca e pietra lavica smaltata turchese; davanti, un classico tavolo disegnato da Saarinen, sedie in rovere di Karimoku e la lampada a sospensione Ducale in vetro soffiato di Artemide, un pezzo d’affezione che i proprietari hanno portato con sé dalla precedente casa.
La zona notte dei figli è progettata con armadi su disegno caratterizzati da prese per arrampicata sportiva utilizzate come maniglie, da scultoree librerie a sospensione SheLLf, originariamente un’edizione limitata ora prodotte da Kristalia, e dalle sedie imbottite Joko disegnate dai progettisti sempre per Kristalia, attorno al tavolo su ruote Milano di Bartoli Design per Sagsa.
I proprietari hanno scelto di contenere il proprio spazio privato a favore delle altre zone della casa, ma per la camera padronale è stato progettato un armadio a tutta parete di profondità maggiorata, con nicchia in ottone brunito e schienale in tessuto arancio, un disegno del 1913 di Josef Hoffmann, che fa da fondale visivo quando si entra nell’appartamento ancora prima che in camera. Un lungo piano corre dietro alla testata del letto in pelle; sopra, i bracci di due applique bianche Turciù di Catellani&Smith fluttuano a parete, in contrasto con le linee rigorose degli altri arredi.
Nel bagno, collegato alla camera, le dimensioni contenute sono visivamente raddoppiate grazie al grande specchio con lavabo sospeso in Corian di Antonio Lupi, come il sistema doccia a nicchia sulla parete, completato dal mobile contenitore incassato a filo. Sono sospesi anche i sanitari Link di Flaminia e il radiatore con ganci porta abiti Serie T di Antrax. Il pavimento è in parquet rovere.
Molti divisori sono realizzati come elementi di arredo su disegno dei progettisti: così nasce il volume sotto al soppalco – che scherma il soggiorno dall’ingresso – con vani libreria che rivestono le quattro pareti del parallelepipedo, al cui interno è celato un guardaroba, accessibile dalla zona ingresso con lo scorrimento di mezza parete libreria. Di fronte, un contenitore lungo cinque metri, grazie al suo spessore realizza l’isolamento acustico tra l’ingresso e la camera del figlio. L’ingresso si configura quindi come zona di contenimento, in cui la luce vibra sulla texture tridimensionale delle pareti.
“L’amore dei nostri clienti per la natura ci ha ispirati a tradurre in superfici geometriche le irregolarità degli elementi naturali, come i fusti degli alberi o la neve; così nasce il progetto della superficie in legno sul lungo elemento contenitore all’ingresso, o la scelta del rivestimento a micromosaico in grès bianco nel bagno ospiti del soppalco”, raccontano i progettisti.
Il colore bianco domina, declinato in una palette di sfumature e trattamenti sofisticati: le pareti sono finite con pittura all’argilla, che dà profondità e trasparenza; le laccature degli elementi di arredo sono spazzolate a mano, così quando ci si avvicina si legge la luce riflessa in sottili filamenti; l’essenza della parete contenitore all’ingresso è finita con anilina bianca, che lascia leggere la texture del legno.
Al bianco si abbinano materiali naturali: il rovere del parquet, posato a spina ungherese e trattato ad olio, e il sughero microgranulato che riveste due pareti nelle camere dei figli, rendendole acusticamente confortevoli.
A lavori finiti, il commento più gratificante arrivato ai progettisti è stato quello della proprietaria che ha dichiarato “…vivendo nel nuovo appartamento ho la sensazione di essere in vacanza!”.

Marcio Kogan Headquarters

In 2001 the office headed by Marcio Kogan took on the name StudioMK27. At that time a democratic and collaborative form of working was organized, in which each responsible architect is co-author of the projects, together with Marcio. In this manner of organization, the division of tasks is minimized. The architects accompany almost every phase of the project, beginning with the first client contact to the worksite. This results in extremely elaborated projects, developed to the slightest detail, by architects that work as craftsmen. Along this line of thought, the team of StudioMK27 is constituted by architects with a vast and multidisciplinary formation. Knowledge about art, music, cinema, economy and politics is just as much a part of architecture as is knowledge about design, visual programming and urbanism. In addition to this select team of architects, that work in a small building in the proximity of Paulista Avenue, in São Paulo, StudioMK27 works with dozens of collaborators in Brazil and abroad. This structure makes it viable to develop new projects in the United States, Latin America, Europe and China. Each new project is viewed as a challenge; in which the social, climactic and topographic conditions of the site, in addition to the needs and desires of the client, are the fundamental elements in defining the architectural start-point; each project is a new story to be told and this story will never be the same as the previous one. In all of the projects, however, the major architectural inspiration of StudioMK27 is the generation of modern architects formed during the decades of the 50´s, 60´s and 70´s. The projects of StudioMK27 are in honor to the Brazilian modernism and, simultaneously, an attempt to revisit this architecture constructed by great masters such as, Affonso Eduardo Reidy, Lina Bo Bardi, Vilanova Artigas, Oscar Niemeyer and Lucio Costa. During the mid-XX century, a country which was, then, quite isolated and distant from vanguard thinking, constructed its own vanguard and one of the most consistent national productions in the world. The projects of StudioMK27 are an eternal citation of this Brazilian modernism, with its pure forms and clean details. Additionally, the projects of the office have a preference for horizontal proportions, as if exiting a cinematic wide-screen, and for the use of unprocessed materials. Despite having produced many houses during the last years, StudioMK27 develops the most diverse programs: a cozy restaurant, a luxury hotel, an urban square at the seashore, a furniture store, a tea store, an office building, an apartment building, a museum. Since 2001, StudioMK27 has won more than 50 Brazilian awards, with distinction for the Wallpaper Design Awards, Record House, D&AD “Yellow Pencil”, LEAF Awards, Dedalo Minosse and Barbara Cappochin; as well as three-time finalist in the World Architecture Festival.

Casa Mama

Sono stati uniti i due soggiorni abbattendo il muro di divisione degli appartamenti, allo scopo di ottenere un ampia zona living che potesse dare respiro all’ambiente e fluidità agli spazi, andando a costituire il fulcro centrale dell’abitazione, dal quale si sviluppano gli ambienti contigui: la zona notte, la cucina, la zona di servizio, il grande terrazzo.
L’ambiente interno, dominato dalle pareti e soffitti bianchi, presenta un carattere volutamente minimale che lascia spazio alla matericità dei pavimenti in legno di rovere chiaro e agli elementi di design che prendono il sopravvento e diventano protagonisti dell’ambiente, pur mantenendolo fluido e pulito.
La zona giorno è stata progettata come un ampio open-space attorno al quale ruota la vita intera dell’abitazione e dei suoi abitanti. Così lo spazio della cucina si affaccia ad esso con ampie porte trasparenti, di modo che sia sempre presente un collegamento non solo fisico ma anche visivo, che lo rende naturale estensione dell’ambiente più grande in cui è presenta una zona pranzo.
La zona notte, nascosta da una porta in vetro bianco che si apre sul living, appare emozionalmente più “calda” e caratterizzata dall’utilizzo di toni di colore e resine materiche nei bagni e nelle camere da letto.
Dalla parte simmetricamente opposta alla zona notte si nasconde la zona di servizio, dai toni maggiormente pacati.
L’idea progettuale, basata sulla condizione “neutrale” dell’ambiente principale, distende la propria attenzione verso gli spazi ampi e verso chi li occupa, saino gli abitanti della casa, che gli elementi di design che li accompagnano nel comfort abitativo, contribuendo alla definizione di un’atmosfera rilassante e quasi distaccata dall’ambiente esterno.

HANGAR J

Hangar J – San Giovanni d’asso – Siena
Intervento di ristrutturazione ed integrazione residenziale all’interno di un ex edificio industriale.
L’ispirazione fornita dal paesaggio circostante, in cui la proprietà è immersa, fa da protagonista attraverso le grandi vetrate ricavate dalla campata della preesistente struttura in cemento armato e contamina gli interni dominati da materiali naturali ed arredi essenziali. Il bianco delle pareti e dei grandi portelloni del sistema cucina a scomparsa totale fa da sfondo ad episodi improvvisi in cui emerge una pelle di cortecce recuperate. Al centro, un bancone multifunzione su ruote rivestito in marmo bianco di Carrara e Corten include degli elementi estraibili. La figura del trapezio è alla base delle linee compositive di ogni parte dell’intervento, dal camino al barbecue, dal plafone a soffitto al banco da lavoro, dal carrello estraibile ai tagli delle maniglie. La parete contenitore che chiude il volume della zona giorno verso Nord accoglie un camino in Corten e ardesia col quale risponde al punto di fuga dell’orizzonte naturale che lo affianca ambo i lati.
Coordinamento e integrazione interior design: Johny Thielens

AM Family Flat

Tema principale di questo progetto è stata la fusione di due appartamenti adiacenti in un unico grande spazio pensato ed adeguato per le esigenze di una giovane famiglia numerosa ( 2 genitori + 4 figli sotto i 10 anni). Il layout funzionale è stato progettato in ‘quartieri’ o zone, separati dalla cucina, posta al centro del progetto. Da un lato la zona bimbi con le camere ed i bagni ed un locale gioco/studio e dall’altro il soggiorno con il pranzo ed una suite per la zona notte dei genitori. La disposizione consente (con un occhio al futuro), di trasformare la zona gioco/studio in terza camera da letto ed eventualmente di frazionare nuovamente in due appartamenti indipendenti, se e quando le mutate esigenze funzionali lo richiederanno. Le caratteristiche della casa d’epoca (finestre, porte, impianti a vista..), sono state mantenute ed implementate, intervenendo in modo contemporaneo solo sulle finiture e sugli arredi. Questi ultimi in particolare, sono stati quasi tutti interamente disegnati ad hoc per la zona giorno e la suite genitori, mentre sono stati tratti dal mercato per la cucina e la zona bimbi.

Sliding Curve

La volontà di creare un’ampia area giorno sull’affaccio della casa con la vista e l’illuminazione migliore, ha determinato la necessità di risolvere la zona ingresso per garantire alla seconda camera (ospiti-studio) l’accesso diretto al corridoio dei servizi ed una fluida integrazione con l’ambiente giorno. Il problema è stato risolto creando un ingresso curvo composto da pareti scorrevoli, che nella configurazione aperta(studio), forma una sorta di ‘vela’ centrale con le aperture ai lati ed in quella chiusa (ospiti), chiude completamente la camera dando la necessaria privacy. Una seconda zona studio/lettura è stata creata in una nicchia della zona giorno tramite un arredo disegnato ‘ad hoc’ che fonde scrittoio e poltrona. Tutto il resto del progetto si basa sugli stessi principi di fluidità, accentuati dalle porte su disegno a tutta altezza, sia a pannello che scorrevoli, del tutto prive si telaio

City Penthouse

l rifacimento completo dell’utlimo piano di questo piccolo edificio nel centro di Milano, ha consentito di ridisegnare completamente gli spazi interni ed esterni e buona parte delle aperture per le esigenze di un giovane talento televisivo. L’obbiettivo è stato quello di sfruttare al massimo la condizione di favore data dalla grande quantità di luce naturale e dalla presenza di due terrazzi che circondano l’appartamento per quasi la sua interezza. Il rapporto tra interno ed esterno si amplifica grazie all’inserimento di grandi vetrate scorrevoli e di una veranda esterna che diventa nei mesi più o meno miti (grazie all’ausilio di un riscaldamento ad infrarossi), a tutti gli effetti una stanza in più. Lo stile sobrio e contemporaneo si ispira alla purezza degli interni scandinavi, mentre all’esterno domina l’eleganza del grigio che si contrappone al verde della vegetazione ed all’azzurro del cielo.
I materiali sono il legno di rovere naturale per i pavimenti ed il controsoffitto ispezionabile del corridoio, il decking di bambù e resina grigio e la pietra di ceppo (tipica milanese) per il terrazzo. Per quanto riguarda gli impianti il riscaldamento (autonomo) è a pavimento con una caldaia (esterna) collegata a pannelli solari posti sulla copertura. Gli impianti elettrici sono completamente domotizzati per il controllo completo della climatizzazione, allarme, tende (all’interno del vetrocamera), scenari luminosi e ovviamente intrattenimento.

Home Sweet (Candy) Home

Ristrutturazione Appartamento giovane scrittrice. Da Stile Tradizionale ad abitazione CONTEMPORANEA. Moderna, minimal con tocchi di rosa, marrone, bianco

LAMIA PORTA ROSSA

Una lamia fra distese di ulivi e il mare.
L’antica struttura ampliata, gli interni ridefiniti, il giardino composto da episodi minimali tra i filari degli ulivi. La verticalità della costruzione genera un soggiorno, sospeso sotto le antiche volte.
Un deck in copertura per ammirare Ostuni, il faro bianco sul mare e le stelle.
Il bianco calce della vecchia lamia gioca con il rosso dell’ampliamento, colore della porta d’ingresso originaria.