HANGAR P

Hangar P – San Giovanni d’asso, Siena
Intervento di ristrutturazione ed integrazione residenziale all’interno di un ex edificio industriale.
Collegato all’adiacente Hangar J da decisioni stilistiche e concettuali che ne fanno un progetto concepito in continuità, questo spazio residenziale nasce dall’esigenza di trovare collocazione ad una realtà abitativa nella dinamica aperta e multifunzionale dei luoghi produttivi. Alla libertà estrema dell’open space si contrappone la presenza di un volume compatto, il night box, che dialoga con le direttrici strutturali del capannone industriale attraverso un linguaggio formale fatto di pendenze e sfaccettature. Lo spazio living, dominato dai colori della vecchia struttura e da arredi fissi rivestiti con listelli di cortecce recuperate, si apre costantemente sul paesaggio circostante attraverso grandi vetrate scorrevoli che lasciano intravedere la lunga piscina a sfioro progettata per integrarsi nel paesaggio e riflettere la natura della campagna senese. All’interno, il guscio del night box appare come una bianca, stravagante eccezione, pronta ad aprirsi svelando l’apparato tecnologico nascosto nella sua scocca, con la cucina a scomparsa. Il locale interrato, un tempo ad uso dell’officina, diventa una piccola cantina climatizzata per le bottiglie più pregiate ed emerge in superficie con il bancone in cristallo sfaccettato.Testa e coda del night box ospitano due stanze da letto, con arredi interamente realizzati in legno su misura, collegate tra loro dal lungo tappeto in tek delle docce che conducono via via ai diversi ambienti bagno e wellness. Lo spicchio vetrato generato dalla sfaccettatura del box consente la vista sulle vecchie travi in cemento interrompendo il bianco totale della camera padronale e, di notte, segnala la presenza degli ospiti all’esterno, nella zona polifunzionale. La successione degli spazi bagno può essere interrotta dalla chiusura delle alte scorrevoli in vetro satinato che isolano di volta in volta a piacere le differenti zone tutte illuminate da una finestra a nastro. Al centro del percorso, la vasca da bagno fronteggia un’apertura sull’intimo corridoio esterno dove il marmo dei rivestimenti esce e piega diventando doccia a cielo aperto.
Camino centrale: David Mackie
Coordinamento e integrazione interior design: Johny Thielens

Duplex in Paris

Although the building was constructed as early as 1850, the apartment designed by Valerio Maria Ferrari and Cinzia Mazzone was officially created in 2003. By incorporating the common areas (staircases, corridors, etc.) the apartment was enlarged to its current size of some 220mq. Removing to Discover “Eliminating to clear away the encrusted interventions that had followed each other over 150 years, and so returning to the original structure,” explains Valerio Maria Ferrari “was almost an archaeological gesture, as well as being conceptual and material. The most fascinating and surprising discovery was that the structure was designed by Jean Baptiste Lesueur (architect of the Hotel de Ville, destroyed by fire in the late 1800s) and was of iron – instead of the more common timber – at the request of the owner. At that time there was much talk of a new means of urban transportation called the Chemin de Fer Métropolitain (the Métro), which was to pass not far from there. I preserved this structure, restoring it, leaving it exposed and highlighting it as a series of dark lines that pattern and order the sequence of spaces. The restoration process brought to light a wall en pierre de taille (dressed stone) with some fossils visible in the stones. From these details observed in the stones it seems very likely that they were removed from the excavation of the nearby Roman Baths, where the Hôtel de Cluny was built.” V.M.F. A 1:1 relation with art “In this house are collected many works of contemporary art, by modern and old masters, and many of the finest international design products (CANTA armchairs by Toshiyuki Kita and ORANGE armchairs by Gerrit Rietveld, to name only two). Their position is designed not by virtue of their “decorative” role, but because of their proportional relation to their setting: it is a distinctive form of cohabitation. For example, the large panel photo by Fariba Hajamadi, covering almost the whole wall opposite the bed, makes it difficult for people to pass by there because it has the same proportions as the bed and therefore has a ratio on a scale of 1:1 with the only other object in the room. Under the oil painting by Wilfredo Lam instead I placed two seats purchased in a market, which I later discovered were by Ole Wanscher, covered with a fabric that would relate to the picture, and not just chromatically. Even in this unusual relationship between recognized works of art and anonymous products I sought to add the element of surprise. I like to think that the value attributed to an object is not automatically derived from the fame of its author, but the role of the object in its setting.” V.M.F. Sebbene l’edificio fosse costruito già dal 1850, l’appartamento progettato da Valerio Mario Ferrari e Cinzia Mazzone è nato ufficialmente nel 2003. In quell’anno fu completato infatti l’acquisto dell’abitazione di 60mq al 5° piano di uno classico palazzo sulla rive gauche e delle 10 chambre de bonne* che ne occupavano l’ultimo piano. Inglobando le parti comuni (scale, corridoi…) l’appartamento raggiunse le attuali dimensioni di circa 220mq. Togliere per Scoprire “Eliminare per ripulire dalla sovrapposizione degli interventi che si erano succeduti in oltre 150 anni, e tornare alla struttura originale” spiega Valerio Maria Ferrari “è stato quasi un gesto archeologico, oltre che concettuale e materiale. La scoperta più affascinante e sorprendente è stata la struttura che fu realizzata dall’architetto Jean-Baptiste Lesueur (architetto dell’Hotel de ville, in seguito bruciato a fine ‘800) in ferro invece dell’uso del più comune legno su richiesta del proprietario. Allora si iniziava a parlare di un nuovo mezzo di trasporto urbano chiamato Chemin de Fer Métropolitain (la metropolitana), che sarebbe dovuto passare non lontan. Ho salvato questa struttura, restaurandola, lasciandola a vista ed evidenziandola, come una serie di linee scure che disegnano, ordinandoli, il susseguirsi degli spazi. Grazie al processo di restauro è stato riportato alla luce anche un muro “en pierre de taille” con alcuni fossili nelle pietre. Da questi dettagli osservati nelle pietre sembra molto probabile infatti che siano state sottratte agli scavi delle non lontane Terme Romane, su cui era stato costruito l’Hôtel de Cluny.” V.M.F. Segreti “La convinzione che uno spazio familiare e domestico debba conservare dei segreti da scoprire mi ha suggerito l’importanza della mobilità di alcuni elementi capaci di ridefinire lo spazio di cui fanno parte dipendentemente dalla loro posizione. Considerare l’ambiente in cui viviamo come qualcosa di ormai dato e immutabile riduce il fascino e l’emotività del rapporto che abbiamo con questo stesso ambiente. Perciò ho pensato che nella totale riprogettazione degli spazi, luoghi, funzioni, dettagli…avrei definito spazialmente anche qualche ostacolo inatteso che avrebbe obbligato gli abitanti ad avere in certi momenti un’attenzione diversa sulle cose.”V.M.F. Ostacoli e incongruenze “Gli elementi più evidenti di questo approccio progettuale sono le porte che ho posizionato non solo per aprire/chiudere le stanze ma per creare degli attraversamenti insoliti, non ortogonali, che dilatassero l’entrata nello spazio successivo (vedi in pianta office1 e office2). E ancora allo stesso piano, ho creato un attraversamento obbligato, con muri bassi che sono in parte sovradimensionati, per accedere al cuore della casa con la cucina divisa in “zona cottura” e “zona preparazione” fino a creare dei passaggi obbiettivamente non molto agevoli da attraversare. Per evidenziare la deambulazione circolare nella casa ho realizzato un arrotondamento delle pareti in modo da invitare lo sguardo prima e il corpo poi a passare da un ambiente all’altro. Nella stanza dei giochi (per la giovane figlia) ho tenuto il soffitto pericolosamente inclinato come in una tenda indiana, che richiede una certa attenzione quando ci si muove” V.M.F. Un rapporto con l’arte 1:1 “In questa casa sono raccolte molte opere d’arte contemporanea, moderna e antica, e tanti prodotti del miglior design internazionale (le poltrone CANTA di Toshiyuki Kita e ORANGE di Gerrit Rietveld, per citarne solo alcuni). La loro posizione è pensata non in virtù del ruolo “decorativo” ma in virtù del loro rapporto proporzionale con l’ambiente: è una forma particolare di coabitazione. Per esempio il grande pannello fotografico di Fariba Hajamadi, che ricopre quasi l’intera parete davanti al letto matrimoniale, e rende difficile il passaggio delle persone, è lì perché ha le stesse proporzioni del letto e dunque ha un rapporto di scala 1:1 con l’unico altro oggetto presente nella stanza. Sotto il dipinto ad olio di Wilfredo Lam ho sistemato invece le due sedute acquistate in un mercatino che ho poi scoperto essere di Ole Wanscher, rivestite con un tessuto che interolquisse con il quadro, non solo cromaticamente. Anche in questa relazione insolita tra opere d’arte riconosciute e prodotti anonimi ho cercato di portare l’elemento sorpresa. Mi piace pensare che il valore attribuito ad un oggetto non sia automaticamente derivato dalla notorietà dell’autore ma dal ruolo dell’oggetto stesso nel suo contesto ambientale.”V.M.F.

Bulgari DIVA Window_2013-2014

Marco Piva continues its cooperation with the prestigious brand Bulgari dressing the new 2013-2014 shop windows. The concept was inspired by the just-launched DIVA jewels collection that celebrates the big stars of the past, who have left their personal footprint in the world of style and fashion and who Bulgari wish to honour with magnificent jewels. Last year, the successful introduction of ceramics in the common thread of Bulgari’s corporate identity led Marco Piva to continue research on this material, in order to explore new possibilities and forms of expression. The same concept is enriched with new shapes and emotions: the inspiration of DIVA shop windows comes from evolving experimentations on ceramics and from the shapes and colours explored by Bulgari for its jewels. The display stand’s predominant geometric shape, narrow at the base with a sinuous and energetic expansion, reminds both of a champagne flute, symbol of big events and special moments, and of the shape of some jewels of the new collection. These new ceramic volumes, which serve as supports for smaller display stands, are the result of hard structural research. In fact, they have been designed to remain free-standing in spite of the apparent instability that characterises their shape (the ceramic volume is ballasted inside and anchored to the underlying platform). Two main designs are proposed: the first displays jewels on the volumes anchored to the floor, the second, like a waterfall, displays suspended forms, some of which serve as lamps for the underlying elements, some host necklaces, and some, finally, serve as decorations. DIVA shop windows evoke the world of cinema and theatre with its muses, through exclusive amethyst and rubellite shantung silk panels that evoke the sliding curtains which close the theatre stage, acting as a frame for the protagonists. In addition, the two colours chosen clearly remind to the colours of the stones used for the jewels, whilst the shape of the wing reflects the lines and cuts developed for display stands. Ceramics, cloth and metal blend together on stage to enhance the jewels’ colours and brightness. The result is a game of lights, colours, shapes and contrasts to live and explore. Joyous and lively, the new DIVA shop windows designed by Marco Piva pay a tribute to the appeal and femininity of the women to whom the jewels are inspired. An imaginary theatre for unquestioned protagonists. — New York Images: Bottom Facade (ground floor): Studio Marco Piva Top end Facade (first floor): Fenizia Design Studio

Club House – Hong Qiao 239

Historical Background: Acquisition of the Project & Concept
In the VIP area located in west Shanghai, the street of luxury residential houses with top house price in China, Marco Piva has been appointed to study the best solution for a sample house of a complex of 72 villas, combining an absolutely contemporary sign, as in Studio Marco Piva DNA, with traditional Chinese one. At the beginning of the project there was a careful research focused on the dualism between classic and contemporary, international and traditional, public and private spaces, to integrate all those aspects in a fluid and natural way. Precisely, it has been the dualism of public and private that has strongly influenced the project concept. Hong Qiao 239, this is the real name of the lot, has been carefully studied as a space that can be both intimate than open. That’s why we renamed it Club-House, an house to live in with the family but also a Club, where friends and parties are welcome. Club-House is the first step of an innovative new way of living our own home, to be a lively, sophisticated, elegant, long lasting home, both private and social, of which the owner (and their friends) will never have enough. The Villa is divided in three separate floors. At the Ground Floor there are all the main rooms, strongly divided with the nights ones (one master bedroom and three single bedrooms, all with their bathrooms) on the right side, and the the living room, the dining room, the library and the kitchen on the left side. To increase the flesibility between the public space and private space, which corresponding to Club and House, sliding doors have been placed to separate the dining room from the living room and the dining room from the main atrium corridor. Also the Kitchen can be a separate space. The atrium corridor, with monumental golden portal, point out the way in to the different spaces. A spectacular “verde bamboo” marble, for instance, start from the atrium and covers the entire private hall, that makes as a crossroads for the intimate space of the bedrooms. Always in the atrium, there is the access to the monumental onyx marble staircase with metal balustrade for going in the basement. At the Basement 1 we have the game room, the wine cellar, the cigar room and home cinema, and the maid room. This level is more private than the ground floor, with little room that can be dedicated to reunions, meeting or private conversation. In the game room, for example, we try to combine the space with nature, the contemporary design with traditional Chinese spirit. A circle windows were created on the wall as well as on the floor, through which people can enjoy the fantastic waterfall and the vision of swimming pool. At Basement 2 we have the space for the total relaxation, alone or with family or friends, with the swimming pool and the spa area, equipped with private massage room, changing rooms and a lounge.. There is also the luxury car’s saloon, from which is possible entry directly at this level. A fascinating swimming pool was also created on Basement 2, with artificial waterfall and natural light from the sky. The pool is surrounded by designed marble walls with linear LED inside. Italian Design – The interiors of Club House have been created with great attention being paid to the choice of materials, textures and details, and there are powerful references to the Italian design, merged with custom made pieces and Chinese high level materials. On Marco Piva’s design, for example, we have the golden texture of the monumental portal of the atrium and of the sliding door to cover the TV in the rooms, and falling chandeliers in the important space. Masterpieces of Italian design are from Baxter, Busnelli, Ceramica Santagostino, Lasvit, Luxury Living Group, Minotti, Molteni, Oluce, Poltrona Frau, Secret Du Luxe, Sicis Next Art, Toncelli Cucine. Most of the furniture related to the fit out have been selected by a Chinese contractor, who supplied the best marbles and leather materials directly from China, under the instructions from Studio Marco Piva.

Move Hotel

Sobria eleganza, materiali naturali e spazi accoglienti per il nuovo quattro stelle Move Hotel a Mogliano Veneto. L’innovativa struttura alberghiera firmata da DHK in collaborazione con lo Studio Marco Piva è strategicamente ubicata a pochi km dalla tangenziale di Mestre e dagli aeroporti di Venezia e Treviso, immersa nelle tranquille campagne del trevigiano e attorniata dalle più affascinanti ville venete. Caratterizzato da una forma dinamica ad arco che segue l’andamento naturale del contesto, l’edificio si sviluppa su due piani riducendo così, al minimo, l’impatto sul paesaggio e sulle architetture esistenti. La scelta mirata dei materiali di rivestimento delle facciate, quali l’archite, pietra grigia venata e il legno unita alla progettazione del landscape che utilizza piante ed essenze autoctone, rendono la struttura architettonica perfettamente integrata con l’ambiente circostante. L’interior design della struttura è stato affidato all’architetto Marco Piva, ad eccezione del ristorante e del bar, firmati dallo Studio Bam Design. Il concept di progetto ha avuto come elemento cardine lo sviluppo di una continuità formale tra struttura e contesto, privilegiando colori leggeri e materiali naturali, in armonia con gli spazi verdi circostanti, che si è tradotta in un ambiente piacevole, accogliente ed elegante. Il Move Hotel si compone di 203 camere, di cui 185 standard, 16 junior suite e 2 suite. Tutte le camere offrono al cliente comfort e relax in uno spazio intimo e accogliente, caratterizzato dalle forme sobrie ed eleganti degli arredi fissi, prodotti su disegno da Battaglia Contract e dall’utilizzo di prodotti di design italiano, come le lampade da tavolo in vetro soffiato Ayers di Leucos e i lavabi Reverso di Novello, entrambi design Marco Piva. Le camere situate al piano terra godono di un piccolo spazio privato rivolto verso l’esterno dell’albergo o verso il giardino interno la cui privacy è garantita da elementi separatori in legno naturale. Nella hall dell’albergo è la luce la protagonista: da una altezza di 12 mt, nell’imponente ingresso, lampade tubolari sospese nel vuoto, con la luce naturale che filtra abbondante dalle ampie vetrate, caratterizzano gli spazi comuni del piano terra. Il bancone reception è interamente rivestito in pietra chiara della Lessinia in raffinato contrasto con i toni scuri dell’Archite che riveste i pavimenti e le pareti della hall. Gli spazi dedicati all’attesa, infine, sono arredati con confortevoli ed eleganti divani di BPA International e vetrine espositive a parete. L’hotel vanta, inoltre, la presenza di un ampio Centro Congressi inserito nel cuore della struttura, raggiungibile anche da un ingresso dedicato e circondato da un lago artificiale con giochi d’acqua. Il foyer accoglie il cliente in un ambiente professionale e confortevole, in cui si sviluppano una zona reception e un angolo relax caratterizzato da boiserie e da vetrine espositive. La sala plenaria e le 5 salette meeting sono in grado di ospitare fino a 600 persone offrendo spazi flessibili che variano la loro capacità e la loro forma attraverso l’utilizzo di pareti scorrevoli. La sala plenaria, inoltre, grazie alla particolare cura prestata nella progettazione dei rivestimenti interni che alternano pannelli in legno laccato a pannelli in pelle con un ritmo che riprende la scansione delle facciate dell’Hotel, è particolarmente adatta anche a banchetti ed eventi speciali. Il centro benessere dell’albergo consente al cliente di godere di piacevoli momenti di relax da trascorrere nella piscina coperta oppure negli spazi dedicati al benessere dotati di sauna, bagno turco, percorso Kneipp, docce sensoriali e sala fitness, all’interno di un ambiente caratterizzato da colori leggeri e arredi confortevoli. Nei mesi estivi, inoltre, gli ospiti possono godere di qualche ora di sole nell’ampio solarium della piscina, fruibile anche per eventi speciali, dove il contrasto tra il teak del pavimento e il cemento lasciato a vista dei muri perimetrali, che isolano e proteggono l’ambiente, è un dettaglio caratterizzante e sofisticato. Il Move Hotel, in armoniosa sintonia con il contesto, è il risultato della perfetta integrazione tra confort, ospitalità e alta qualità dei servizi offerti. Progetto architettonico: dhk architects Progetto Interior: Studio Marco Piva Progetto Interior Ristorante e Bar: Studio Bam Design Sober elegance, natural materials and inviting spaces set the tone at the new four star Move Hotel at Mogliano Veneto. The innovative hotel structure created by DHK in collaboration with the Marco Piva Studio is strategically located just a few kilometres from the Mestre by-pass and the airports of Venice and Treviso, immersed in the tranquil countryside of Trevigiano and surrounded by fascinating Venetian villas. It is characterized by a dynamic arc structure naturally encompassing the surrounding area and with only two floors, thereby reducing the impact on the countryside and existing buildings to a minimum. The careful selection of the materials covering the facades, such as grey veined stone and wood and the landscaping which uses plants and indigenous substances, ensure that the architectural structure is in complete harmony with the surrounding environment. The interior design was carried out by the architect Marco Piva, except restaurant and bar developed by Studio Bam Design. The main element of the project was the development of a formal continuity between the structure and the surrounding area, with a focus on light colours and natural materials, in harmony with the surrounding green areas, to create a pleasant, welcoming and elegant environment. The Move Hotel has 203 rooms, of which 185 are standard rooms, 16 are junior suites and 2 are suites. All the rooms offer comfort and relaxation to guests in an intimate and welcoming area characterized by the sober and elegant forms of the furniture, produced from a design by Battaglia Contract and the use of products designed in Italy, such as the Ayers di Leucos blown glass table lamps and the Reverso di Novello sinks, both designed by Marco Piva. The rooms located on the ground floor enjoy a small private area around the external part of the hotel or looking towards the internal garden, where privacy is ensured by the separating elements in natural wood. In the hotel lobby light plays a leading role: from a height of 12 metres in the imposing entrance way, tubular lamps are suspended in the void with natural light filtering abundantly in from the large glass facades, characterizing the common areas of the ground floor. The reception banquet is entirely covered in light coloured Lessinia stone creating a refined contrast with the dark tones of the grey veined stone covering the floors and walls of the lobby. Finally the waiting areas are furnished with comfortable and elegant sofas made by BPA International and showcases along walls. The hotel also has a large Congress Centre located in its centre and surrounded by an artificial lake with a fountain, which can also be reached by a separate dedicated entrance. The foyer welcomes guests in a professional and comfortable atmosphere and develops into reception and relaxation area decorated with boiserie and glass showcasing. The plenary room and the five smaller meeting rooms can hold up to 600 persons and are flexible as their capacity and shape can be converted using sliding walls. In particular, the plenary room is also particularly suited for banquets and special events as a result of the special care that was taken with the wall coverings that alternate lacquered wood with leather panels in a rhythm that follows that on the facades of the hotel. The hotels wellness centre provides guests with pleasant moments of relaxation whether spent in a covered pool or in the sauna, Turkish baths, Kneipp spa, sensory showers and fitness room in an environment characterized by light colours and comfortable furniture. In the summer, guests can also enjoy a few hours of sun in the pool’s large solarium, which can also be used for special events and where the contrast between the teak floor and the exposed cement around the walls which protects and insulates the area, constitutes a characteristic and sophisticated detail. The Move Hotel, in harmonious concert with the environment surrounding it, is a result of perfect integration between comfort, hospitality and high quality services. Credits Architecture:dhk architects Interior design: Studio Marco Piva Interior Design Restaurant and Bar: Studio Bam Design

Una Hotel

UNA Hotels & Resorts has chosen the Marco Piva Studio for the restructuring of the UNA Hotel of Bologna, an intervention of strategic significance for the group. UNA Hotels & Resorts andStudio Marco Piva share the intention of defining new forms of hospitality aimed at reaching environments of a high qualitative standard in terms of security and comfort. The main characteristic of the project is the definition of a building that interacts dynamically with the city, through an open concept actively connecting the building with the urban exterior.

ICE STORE

Ice store, propriamente detto: il negozio del ghiaccio apre le sue porte in uno spazio innovativo nella citta di Reggio Calabria proprio in un crocevia di strade commerciali, nella zona sud della citta reggina, davanti al centro commerciale Porto Bolaro. Vuole essere lo spunto di un rinnovamento del surgelato,non piu’ come prodotto di massa posizionato ed ammassato negli angoli dei supermercati l’Ice store propone un prodotto surgelato selezionato evidenziato ,suggerito da percorsi definiti, da luci puntate ;il tutto armonizzato da un ambiente nuovo fresco accogliente, in un eleganza che non ha precedenti nel suo settore. Tutto immerso in un tenore monocromatico, sottolineato solo da delle linee blu glaciali l’Ice store diventa casa indiscutibile del surgelato.

Multilevel House

Elemento cardine del progetto è lo spazio, suddiviso e organizzato in un’ottica di funzionalità e vivibilità degli ambienti. La casa è un esempio di architettura multilevel nella quale gli ambienti dialogano fra loro e il minimalismo sposa elementi decorativi discreti ma molto accattivanti. La casa è organizzata intorno alla scala che suddivide simmetricamente tutto lo spazio e mette in comunicazione il living con la zona notte: solo le pareti essenziali circoscrivono gli ambienti in un fluire visivo e esperienziale unico, esaltato dalla luce che penetra dalle enormi porte finestre aperte su ampi terrazzi. Nella zona notte, posta al piano superiore, le stanze comunicano fra loro, creando un percorso dedicato all’intimità e al benessere della persona: dal relax delle camere da letto, al bagno per la cura del corpo, alla cabina armadio ampia e spaziosa, lo spazio, fluisce scandendo percorsi armonici insieme con i volumi e la luce. Ogni elemento d’arredo è stato pensato, scelto e collocato per essere vissuto. Legno e gres porcellanato ispirato al travertino naturale si uniscono perfettamente al minimalismo total white degli ambienti, riscaldati da pezzi di design e opere d’arte. Nati dal desiderio di coccolare mente e corpo e, progettati per creare un’area di raccoglimento, i bagni, sono dotati di tutti i comfort utili alla cura della persona. Sono i toni bruciati e caldi, valorizzati dal mosaico in pasta di vetro Trend, che fa da sfondo al lavandino e allo specchio, ampio e arioso poiché privo di cornice, oppure la mescolanza di materiali diversi quali il legno wengè di Listone Giordano e i rivestimenti ispirati al travertino naturale di Cotto Veneto, a caratterizzare i bagni. Utilità, bellezza, comfort e funzionalità, sono i concetti chiave che hanno guidato l’organizzazione dello spazio nella zona living. Sviluppata a ferro di cavallo, l’intera area è un vero e proprio open space che si apre alla fruizione attraverso un percorso guidato dalla luce naturale che filtra dalle finestre. Lo spazio è valorizzato da alcuni angoli semplici, ma ricercati come la zona del divano, caratterizzata dal bianco ottico sia della seduta Frau, sia degli elementi d’arredo e dal millerighe della carta da parati Effeti Italia, o l’area costruita intorno al camino Gyrofocus, che ospita le poltrone Arflex, progettata in modo da integrarsi perfettamente con l’intero ambiente, creando però un piccolo angolo di relax. Solo alcune porte scorrevoli, realizzate ad hoc in vetro e legno laccato bianco, separano l’area soggiorno dallo studio, dagli spazi di servizio e dalla cucina, quest’ultima firmata Ernesto Meda, è pensata con pareti attrezzate e isola con fuochi al centro della sala. In uno spazio dove la bellezza sposa la funzionalità e la luce guida lo sguardo, anche le aree di servizio, come la dispensa e la lavanderia, acquistano una loro eleganza e una nuova identità. Luci da incasso Via Bizzuno illuminano gli ambienti, mentre la a luce naturale, come sottolineato sopra, guida il layout dell’intera casa, filtrando dalle enormi porte finestre, aperte su ampi terrazzi. Nasce un dialogo fra interno e esterno, unico, nel quale i terrazzi divengono piccoli angoli dove rilassarsi: solarium e area pranzo all’aperto, curati nei minimi dettagli, sono arricchiti da pietra naturale e legno, le note materiche e cromatiche dominanti delle aree esterne. Pavimenti e rivestimenti: rivestimenti in mosaico in pasta di vetro Trend, pavimenti Cotto Veneto, pavimenti in legno wengé Listone Giordano. Luci: Viabuzzuno. Camino Focus – modello Gyrofocus. Infissi e porte: infissi e porte realizzate ad hoc in legno laccato bianco e cristallo. Divani: Frau “Quadra”. Poltrone: Arflex. Cucina: Ernesto Meda. Sanitari: Catalano, rubinetterie Zazzeri, Plus. Carta da parati: Effeti Italia. Elementi d’arredo: opere dell’artista Andrea Biffi, oggetti d’arredo realizzati con elementi naturali montati su strutture in corten.

Masseria Torcito

Restauro e Recupero funzionale della masseria e delle aree di pertinenza.

Luxury Guest House Ca’ de Tobia

Da un progetto d’interni di Gian Paolo Guerra, nasce questa small-house concepita come una casa ma con servizio alberghiero. In una palazzina della seconda metà dell’800 sull’antica via Aurelia a Noli (SV), nella riviera ligure di ponente, è stata ristrutturata una vecchia casa di mare (in origine già pensione di un’ava dell’attuale proprietario). 260 mq su due livelli, sei camere con bagno privato (2 standard, 3 superior ed una junior suite vista mare), una hall, un salotto, una sala per la prima colazione ed una terrazza entrambe vista mare. Pochi materiali… un listoncino in gres porcellanato acero finitura country come pavimento, pareti intonacate a calce, legno massello e ceramica per la mobilia.