ANNO REALIZZAZIONE: 2013
LOCALITA’: MILANO
Progettazione degli interni di una palestra di pilates nel cuore di Milano, a due passi dal castello Sforzesco.
Un connubio interessante tra “urban” ed elegante.
Gli accenti sono dati dagli elementi appositamente progettati per la palestra, in ferro grezzo cerato, a contrasto con il parquet scuro e le nicchie, rivestite in carta da parati stampata a mò di muro di mattoni.
ANNO REALIZZAZIONE: 2015
LOCALITA’: ORTISEI (BZ)
Si è deciso di intervenire con un progetto che stessa e cavallo tra la progettazione delle case di montagna tipicamente alto atesine, con elementi ed arredi sapientemente realizzati da falegnami locali, e un progetto più contemporaneo, giocato con luci ed arredi di natura più moderna.
Le lampade giocano un ruolo fondamentale nel progetto diventando quasi ironiche,
un’esaltazione giocosa dei paralumi, sproporzionati a tratti, assemblati in maniera divertente.
ANNO REALIZZAZIONE: 2011
LOCALITA’: MILANO
Milano, zona Paolo Sarpi, nel cuore della Chinatown milanese una giovane coppia ha scoperto un piccolo gioiello da ristrutturare e trasformare nella propria casa ideale.
Un progetto giovane e fresco, in linea con lo spirito dei proprietari e con la richiesta di una casa luminosa e accogliente, da vivere, modificare e arricchire pian piano senza paura di “uscire dal disegno”.
ANNO REALIZZAZIONE: 2012
LOCALITA’: ISOLA DI ST.LUCIA, CARAIBI
Intervento di costruzione ex novo, in cui si è voluto ricreare un “nido” perfettamente integrato con la natura che lo circonda.
La sua architettura vuole esser un connubio tra l’architettura creola (con i suoi patii, i tetti a falda, le shingles di rivestimento) e il gusto tipicamente italiano dei committenti.
Interno ed esterno vogliono essere un unicum: le grandi vetrate consentono di dimenticare che esiste un limite tra la vegetazione e gli ambienti della casa. La casa vuole respirare ed integrarsi perfettamente con l’ambiente.
ANNO REALIZZAZIONE: 2015
LOCALITA’: MILANO
Un intervento di ristrutturazione molto importante in un appartamento nel cuore dei Navigli Milanesi.
Si è voluto giocare su un progetto che esaltasse le peculiarità originarie dell’appartamento come le travi nel soffitto, fino ad oggi coperte, o gli infissi originali, a contrasto con una serie di scelte progettuali più spinte.
La cucina diventa un box di ferro e vetro, comunicante e aperta, ma allo stesso tempo ambiente a sé stante.
L’atmosfera che si respira è calda ed avvolgente, con un occhio di riguardo..al design!
Un intervento di ristrutturazione di una tipica residenza polacca, nelle campagne di Cracovia, il progetto e il coordinamento sono stati interamente curati in Italia. Il progetto mira a ad inserire dei volumi contemporanei all’ interno dello spazio, enfatizzando la libertà delle zone giorno, in continuità con gli spazi esterni, come se il progetto liberamente caratterizzasse le attività interne ed esterne, indipendentemente dal limite fisico della preesistenza.
L’appartamento di 115 mq, è caratterizzato delle inclinazioni delle pareti perimetrali, rispetto alla regolarità della zona soggiorno. Secondo le differenti inclinazioni sono stati enfatizzati i coni prospettici dei sistemi distributivi e attraverso il prolungamento della trave ribassata è stato rafforzato il movimento dinamico dell’appartamento. Lo spazio, luminoso e ampio in cui risaltano note di colore e funzionalità è definito da tre volumi rivestiti in lamiera brunita, e dai piani orizzontali, controsoffitti parziali “sospesi” e una pedana che delimita l’ambito della cucina. Un sistema di elementi verticali a codice a barre, integra i pilastri con sistemi contenitivi, generando un filtro visivo tra la cucina e il soggiorno, lasciando permeare la luce naturale. Il progetto illuminotecnico evidenzia la sospensione degli elementi, definendo atmosfere adatte ai diversi momenti della giornata, restituendo leggerezza ai volumi principali. I materiali alternano trattamenti materici, ruvidi, naturali, a superfici lisce e riflettenti favorendo l’acustica e la propagazione della luce.
CASA A CAMOGLI – La casa si trova a sulle pendici delle alture che circondano come un anfiteatro naturale il centro storico di Camogli. Nei lavori di ristrutturazione e ampliamento si è svuotato l’interno dell’edificio e si sono mantenuti solo i muri perimetrali. L’idea progettuale ha stabilito una connessione diretta tra il dentro e il fuori, dove lo spettacolo della natura si offre nella potenza dei suoli elementi: mare, cielo, vegetazione mediterranea. La zona giorno è diventata uno spazio unico a tutt’altezza su cui affaccia un soppalco leggero, la falda inclinata della copertura è lasciata a vista. Grandi vetrate trasparenti collegano la zona giorno al terrazzo esterno che diventa luogo all’aperto ed estensione dell’interno. Da ogni angolo della zona giorno si può godere del mare e del cielo di Camogli, i colori della natura si riflettono all’interno definendone angoli e arredo nei toni del blu, dell’arancio e del rosso. Le aperture ritagliate nella falda inclinata della copertura sono occhi rivolti al giardino terrazzato che circonda l’edificio.
CASA IN VIA CALANDRA – Alla base del progetto di ridefinizione degli interni di questa casa situata al piano nobile di un edificio ottocentesco di Torino c’è l’intenzione di fare convivere le differenti atmosfere che vi si respirano. Gli ambienti ottocenteschi con cornici, affreschi ed elementi decorativi forniscono elementi guida e compositivi per definire gli altri ambienti o meno nobili o dove il tempo ha cancellato le testimonianze del passato. Negli ambienti nobili i soffitti affrescati convivono con le pareti trattate con pitture naturali a tinte neutre e si relazionano con gli altri spazi dove invece prevale l’uso del bianco e dove gli elementi di arredo colorati si affiancano ad un uso del colore per campiture definite e sature a sottolineare nicchie, volte, passaggi, il tutto in un discorso unitario fatto di assonanze, richiami e continuità visiva.
Foto: Jana Sebestova, fotografa
CASA IN VIA DELLA ROCCA – Segni, colore e luce sono gli elementi con cui viene costruito lo spazio in questo interno a Torino. Il segno costituisce l’identità del luogo e il colore definisce il segno. Il colore viene ripetuto come un eco che si trasmette e rimbalza dalle pareti agli elementi di arredo, contribuendo in tal modo a definire il luogo. Il blu e giallo si contrappongono, si toccano, in un richiamo continuo. Lo spazio è vissuto come un percorso su cui si affacciano i luoghi: il colore accompagna il movimento, il segno identifica lo spazio. Le pareti perimetrali sono volutamente bianche in quanto il bianco rappresenta la massima luminosità con cui far emergere i segni. Le aperture esterne dialogano con ciò che sta fuori e permettono alla luce di entrare. La luce partecipa alla composizione, entra dalle aperture esterne esalta il bianco e si riflette sul colore, lo satura. Al contempo il colore vibra e riflette la luce, il segno diventa plastico ed emerge quasi vivendo di vita propria. La relazione con l’esterno definisce la scelta dei toni dei colori: il blu coglie le sfumature del cielo, il giallo e l’arancio si relazionano con la luce e il sole che illumina e scalda.
Foto: Jana Sebestova, fotografa